Storicamente la zona di sicurezza (safe zone) dell’orientamento della componente protesica acetabolare è compresa fra i 35-45° di inclinazione e i 5-25° di antiversione.
La variabile da cui dipende direttamente la safe zone è rappresentata dalla rotazione del bacino sul piano sagittale (tilt pelvico), la rotazione del bacino è specifica per ogni singolo paziente e modifica sensibilmente l’orientamento funzionale dell’acetabolo nelle normali attività quotidiane, risulta evidente che l’orientamento ottimale del cotile protesico è paziente specifico.
L’orientamento dinamico - funzionale ottimale del cotile protesico è importante per ridurre:
Qual è l’orientamento ottimale per il singolo paziente?
Siamo in grado di riprodurre in sala operatoria tale orientamento?
Il sistema OPS (Optimized Positioning System) consente di ottenere un posizionamento del cotile, specifico per ogni paziente attraverso la realizzazione di un patient specific instrument in 3D - PSI
Fase 1: vengono eseguite indagini radiologiche (RX – TC 3D del rachide lombosacrale e del bacino in diverse posizioni dinamiche), che vengono successivamente inviate per l'elaborazione digitale
Fase 2: sviluppo da parte del team di ingegneri, attraverso l’utilizzo di un software dedicato, della safe zone specifica del paziente (simulazione dinamica preoperatoria paziente specifica)
Fase 3: scelta da parte del chirurgo del posizionamento ritenuto ideale all’interno di un ventaglio di opzioni nel contesto della safe zone sviluppata dal software
Fase 4: realizzazione del PSI che verra’ utilizzato nella procedura chirurgica con l’ausilio di un sistema di puntamento laser ed immagini digitali in 3D.
Il sistema prevede inoltre la realizzazione di un PSI per la componente protesica femorale (stelo) che verra’ poi utilizzato durante la procedura chirugica per il corretto posizionamento della componente (altezza – inclinazione – antiversione) in relazione al posizionamento del cotile.
Viene poi fornito un planning preoperatorio in 3D con le misure delle componeti protesiche (cotile – inserto – stelo – testina)
La procedura consente di riprodurre fedelmente durante l’intervento chirurgico il planning preoperatorio sviluppato dal software attraverso l’utilizzo dei PSI acetabolare e femorale ed il sistema di puntamento laser.
Nella primavera del 2016 mi sono recato in Inghilterra all’ Univerity Hospital of Coventry and Warwickshire – Rugby Hospital presso il Prof. Richard King per assistere ad alcuni interventi chirurgici e perfezionare la mia conoscenza e tecnica chirurgica del sistema OPS.
Ritengo questa metodica particolarmente indicata nei pazienti relativamente giovani o in ogni caso con maggiori richieste funzionali e di conseguenza maggiori sollecitazioni a livello dell’impianto protesico.
L’evoluzione delle tecniche di sostituzione protesica ritengo siano rappresentata dalla personalizzazione “customizzazione” del posizionamento protesico per il singolo paziente, sia per quanto riguarda l’anca che il ginocchio (allineamento cinematico).
Penso che la vera innovazione nell’ambito della sostituzione protesica dell'anca sia il posizionamento anatomico funzionale dinamico paziente specifico degli impianti protesici, ancor piu’ rispetto alle tecniche di chirurgia robotica (posizionamento condiderato ottimale e riproducibile ma non paziente specifico).
Per ulteriori approfondimenti: Studio Camos Castellanza - Varese, Meditel Saronno - Varese, Columbus - Milano , Istituto Clinico Villa Aprica - Como, MedCross Lipomo - Como, Medeor Cavallasca - Como - Centro Diagnostico Comense CDC -Como.
In allegato
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